La città di Milano contro il mondo del gioco d’azzardo: un altro sequestro di un centro scommesse che operava per conto di una grossa società austriaca, ma privo di autorizzazione di Stato e della licenza della Questura. Il gestore di questo centro, oltretutto, aveva intestato l’esercizio alla madre dato che lui stesso aveva precedenti penali. Secondo dati certi forniti dalla Polizia nella provincia di Milano sono 150 gli allibratori esteri che operano senza autorizzazione ed invece sono 300 gli autorizzati tra sale Vlt, bingo ed altro: 180 di questi sono a Milano.
Questo ultimo intervento della Questura consolida il rapporto di collaborazione tra le istituzioni e sottolinea quanto per Milano sia importante contrastare il gioco ed allontanare, di conseguenza, dalla città la criminalità che porta al degrado del territorio. Ed anche conferma la “battaglia” che la città lombarda continua a “guerreggiare” contro il gioco mettendo in campo tutti gli strumenti e tutte le armi della legalità che possono essere usate dalle diverse istituzioni per non dare spazio ad un fenomeno che nella metropoli sta diventando una vera e propria emergenza sociale. Sono 11 le sale che il Comune ha già bloccato nelle ultime settimane: dalla periferia al centro vengono “rincorse” le autorizzazioni alle aperture e “bloccate” qualora sia possibile con le norme in vigore. Quindi… non ci sarà attività di gioco in Via Astesani, Via Medeghino, Via Ciaia, Corso Indipendenza, Viale Corsica, Via Bernardino de Conti, Corso Garibaldi, Via Bugatti, Piazza Bolivar, Via Padova, Corso Vercelli e Via Cimarosa.